admin On ottobre - 18 - 2010

THE DILLINGER ESCAPE PLAN + CANCER BATS
New Age, Roncade (Tv) – 15.10.2010

Si comincia con uno sputo. Persi i tedeschi The Ocean per un’uscita sbagliata dell’autostrada (e sì che non è poi così difficile arrivare a Roncade, in provincia di Treviso), arriviamo giusto in tempo per assistere alla salita sul palco dei Cancer Bats, che iniziano il concerto come è cominciato questo resoconto. Con uno sputo. Non si fa nemmeno a tempo a sentire il primo accordo infatti che il cantante Liam Cormier ha già creato la sua nube di saliva e si è lanciato sul pubblico. Se il buongiorno si vede dal mattino, direi che sarà una bella serata. Per tutta la durata del concerto i “motherfucking” Cancer Bats (come loro stessi amano definirsi) tengono alto il ritmo e gli animi dei presenti suonando pezzi da tutti e tre gli album pubblicati, ovviamente con un occhio di riguardo per l’ultimo, Bears, Mayors, Scraps & Bones. Le gente sembra apprezzare l’energia del gruppo ma non risponde altrettanto vigorosamente. Salvo un paio di circle pits creati su misura dal cantante e qualche fan duro e puro che manifesta come si deve la sua passione, la maggior parte del pubblico assiste un po’ passivamente allo spettacolo del gruppo canadese. Peccato perché, nonostante il clima tiepido, i ragazzi di Toronto ce la mettono comunque tutta, dando una bella lezione a tutte quelle band che danno il massimo solo quando la situazione è particolarmente favorevole al loro show. Cazzate! I Cancer Bats sanno bene che una band hardcore nasce, vive e cresce grazie ai live e per questo spaccano per tutta la durata del (tutto sommato breve) concerto. C’è da dire anche che devono reggere in qualche modo il confronto con gli headliners Dillinger Escape Plan, ben noti per la qualità e la potenza dei loro concerti. Considerando tutto, qui li si promuove a pieni voti! L’unico tasto dolente è la cover di Sabotage dei Beastie Boys, già presente nell’ultimo disco e cantata a gran voce dal pubblico: ma ce n’era davvero bisogno?

Finito lo show dei Cancer Bats è il momento di lasciare la scena ai veri protagonisti della serata. Prima ancora della loro apparizione sotto i riflettori il New Age comincia finalmente a riempirsi e da sopra la folla si vede sventolare una bandiera con stampato il logo del gruppo a lettere cubitali. La band del New Jersey è in tour per presentare l’ultima fatica Option Paralysis, il primo ad uscire dopo il termine del loro contratto con l’etichetta Relapse Records che li ha ospitati per diversi anni. Per l’occasione infatti i Dillinger Escape Plan hanno creato la Party Smasher Inc., una sorta di sottoetichetta ospitata dalla francese Season of Mist, nata con l’idea di tornare a una maggiore indipendenza creativa. Considerando il successo di pubblico e critica riscosso dall’album, credo possano considerarsi soddisfatti. Registrare un buon disco però non è evidentemente abbastanza ed è con il live-act che il gruppo si gioca le proprie carte migliori. Volendo fare un paragone, si può dire che il muro di suono che ti propongono i Dillinger Escape Plan è simile all’aspetto del frontman Greg Puciato: compatto, massiccio e minaccioso. Fin da subito appare chiaro perché nel corso dei tredici anni di vita della band (nonostante i molti cambi di formazione) si siano guadagnati il giusto rispetto e meritato riconoscimento di cui godono. La loro musica può non piacere e certo non è facile da ascoltare, ma vederli sul palco è un’altra storia. Veloci come sprinters, precisi come chirurghi, per un amante della musica dal vivo sono veramente spettacolari. A un concerto c’è sempre chi da un gruppo preferisce avere una grandiosa presenza scenica e chi invece cerca il virtuosismo strumentale. Nel caso dei Dillinger Escape Plan, tra un’arrampicata sull’americana con successivo dondolamento sopra un pubblico esultante e i frequenti ma perfetti cambi di tempo e registro, entrambi questi desideri vengono esauditi. Alla fine, anche  se vagamente provati dai volumi esorbitanti della serata, non si può non dirsi appagati dallo spettacolo. Ancora una volta Cancer Bats e Dillinger Escape Plan salgono in cattedra e spiegano alla grande come si suona dal vivo. Noi ringraziamo e aspettiamo con ansia la prossima lezione!

di Giacomo Lanaro

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One Response so far.

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