ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL 2010 – Livorno
Main Stage (Stadio Armando Picchi)
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OK GO – 22 luglio 2010
EDITORS – 22 luglio 2010
UNDERWORLD – 24 luglio 2010
OK GO
Questa band ci ha regalato quello che è unanimemente considerate il video musicale più riuscito e visto degli ultimi dieci anni (perfino i Simpsons ne hanno fatto una parodia): il tapis-roulant di “Here It Goes Again”. Mai contenti di riposare sugli allori, gli OK Go si apprestano a percorrere un territorio a loro familiare con il loro nuovo album, Of The Blue Colour Of The Sky uscito il 12 gennaio 2010 per la Capitol Records.
Of the Blue Colour of the Sky è pronto a divenire uno degli album più chiacchierati del 2010. Secondo Kulash, il nuovo album prende le mosse da un nuovo punto di partenza rispetto al precedente. “Non è tanto il fatto di andare in una nuova direzione. Credo cha abbiamo solo esaurito le idee che si rifacevano al rock e che ci portavamo dietro dall’adolescenza, siamo quindi pronti a ricevere altre importanti influenze. In questo disco c’è tanto di Purple Rain – un album che non ho mai smesso di ascoltare da quando l’ho preso ad undici anni.”
Kulash aggiunge che il titolo del disco viene da un libro del 1876 che promuove l’errata teoria secondo la quale la luce blu curerebbe tutti i mali. L’album, in cui si riscontrano le influenze di Prince e degli strambi scienziati del diciannovesimo secolo, è sia ballabile che contemplativo, è introspettivo e venato di surrealismo.
“Credo che il sound di questo album sia più vicino a noi di qualsiasi altra cosa abbiamo fatto” dice Damian. “E’ un po’ come la musica che si trova in fondo alla mia testa, fuori dalla portata, e che ho cercato di catturare per così tanto tempo. E’ insieme la musica più triste e più carica di speranza che abbia mai creato, ed anche sia la più ballabile che la più cerebrale”.
Gli OK Go sono Damian Kulash, Tim Nordwind, Dan Konopka, Andy Ross.
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www.okgo.net
EDITORS
Il quartetto di Birmingham torna in Italia per presentare il nuovo album “In This Light And On This Evening” uscito a settembre in Italia su PIAS/Spingo ed entrato subito al N°1 in UK e in Europa e già Disco d’oro in UK, Benelux, Olanda e Germania.
Dopo il grande successo dell’album di debutto “The Back Room” e di “An End Has A Start”, entrambi doppi dischi di Platino in UK (per le oltre 700.000 copie vendute), è arrivato il terzo album per gli Editors, che conferma la band una delle realtà più innovative ed importanti del panorama rock internazionale.
Prodotto da Flood (storico producer inglese che in passato ha lavorato con Depeche Mode, U2, Nick Cave And the Bad Seeds, Nine Inch Nails, Jesus And Mary Chain, Smashing Pumpkins, Killers, Sigur Rós e PJ Harvey), In This Light And On This Evening sarà pubblicato il 18 settembre da Pias e secondo una dichiarazione del frontman Tom Smith sarà molto più “elettronico” degli album precedenti. Presenza centrale nei nuovi brani ed elemento ricorrente sia sul piano musicale sia nei testi sarà Londra, afferma Tom, ormai residente nella capitale inglese, sottolineando che “Il titolo allude al fatto che nel luogo e momento giusto, sotto la giusta luce nella serata giusta, quello che hai già visto almeno mille volte può riuscire ugualmente a lasciarti senza fiato.”
An End Has a Start uscito nel 2007 e l’album d’esordio The Back Room, entrambi dischi di platino in Uk, sono state le gemme precedenti di questa band che affonda le radici nel post-punk e nella new-wave inglese più oscura ed emotiva, e che in pochi anni è stata capace di ritagliarsi un posto d’onore nella scena musicale contemporanea dimostrando un raro talento e una incredibile capacità di ammaliare e incantare con toni inquieti e smarriti migliaia di persone in tutto il mondo.
A gennaio è stato lanciato Il nuovo video degli Editors, You Don’t Know Love, girato da Christopher Boyle, pluripremiato cinematographer collaboratore di Jim Jarmush e Wong Kar-wai, e diretto dalla Arni & Kinski, che sì è occupata fra l’altro dei video di Dave Gahan, Placebo e Sigur Rós.
A maggio verrà lanciato il nuovo singolo!
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UNDERWORLD
Impossibile non associare gli Underworld a Born Slippy, brano simbolo del film cult di Danny Boyle Trainspotting e vero e proprio emblema dell’epopea techno degli anni 90. Attivi già negli anni 80 con una band new romantic chiamata Freur, il duo composto da Karl Hyde, cantante, e Rick Smith alle apparecchiature elettroniche, fu tra i primi a captare le vibrazioni che avrebbero scatenato l’esplosione della nuova dance e furono perciò i primi a mettere a frutto quell’intuizione in un album – Dubnobasswithmyheadman (1993) – che inaugurò il nuovo corso musicale divenendo un classico del genere, così come il successivo The Infants (1996), contenente proprio il brano Born Slippy che sarebbe divenuto l’inno dei rave anni 90. Da lì in poi gli Underworld hanno costruito una lunga e gloriosa carriera in cui vale la pena ricordare l’ultimo album Oblivion with Bells (Pias) uscito nel 2007.
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Le prevendite per Italia Wave sono aperte dal 15 aprile sui circuiti:
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