admin On giugno - 28 - 2010

Deftones - by Virginia Michetti

Deftones @ Colonia Sonora, Collegno (To)  

22 giugno 2010

di Maurizio Cerutti

Ho paura, paura dei posti all’aperto, temo che il rapporto “band sul palco/pubblico” possa instaurarsi in modo sbagliato, quasi freddo, che ci si possa facilmente distrarre e stancare dall’eco dei suoni non ben equalizzati in ambienti troppo vasti e sotto il cielo. Invece si rivelerà una paura infondata. Sul palco viene montata una mini rampa che mi fa provare a spostare di due gradi la mia disposizione del palco, inclino la testa, lo immagino come un’enorme half-pipe di skateboard. Chino Moreno sale subito sulla rampa, senza ginocchiere, senza casco, senza protezione, vuole il contatto, lo cerca, vuole vederci dall’alto verso il basso, come una divinità poggia le sue mani sulle nostre teste, è pronto, si lancia nella discesa: la sofferenza di questi ultimi anni è padrona fin dall’inizio con “Diamond Eyes”, esorcizzare il male passandoci attraverso. “Rocket Skates”, scream e melodie, oscurità e chitarre taglienti di Stephen Carpenter ci portano via il primo strato della pelle lasciandoci un biglietto da visita ben visibile, “Feiticeira” e “Elite” da White Pony, il loro album più noto e amato, sono accolte con un boato dal pubblico: “Elite” è uno scream unico, potentissima: cadiamo dalla rampa durante un trick di skate riuscito male, le ginocchiere attutiscono il colpo, ci rialziamo con ancor più energia nel nostro corpo, i nostri arti inferiori e superiori sono pronti a sollecitazioni maggiori. Chino è quasi sempre sulla rampa, scatenato, molto dimagrito con una camicia rosa che pochi possono osare: ha una voce incredibile e la tira fuori tutta, non si risparmia.

“You’ve Seen The Butcher” dall’ultimo album dà un po’ di riposo, suoni meno aggressivi con un tempo spezzato di batteria, mi ricordano alcune delle ultime cose dei Killing Joke. “Sextape”, è una meravigliosa ballad dove le melodie vocali di Chino raggiungono l’apice della bellezza; uno dei pregi di Diamond Eyes è quello di superare quell’etichetta di nu metal a mio avviso ormai troppo datata: gli accostamenti con Limp Bizkit o Linkin Park non sono molto amati dalla band di Sacramento, loro hanno saputo essere superiori alle mode e crescere.

“Minerva” è una benedizione, oltrepassa i nostri timpani per piazzarsi dritta nella nostra anima, ferisce e commuove. Il bassista Sergio Vega, che ha sostituito finché ce ne sarà bisogno il povero Chi Cheng (www.oneloveforchi.com) intreccia più volte lo sguardo di Chino. La tensione emotiva di “Prince” prende forma definendo con paletti più regolari il sound maturo dell’ultimo album. “CMND/CTRL” e “Beauty School” chiudono la scaletta dei brani di Diamond Eyes per questa serata.

Senza respiro come quando ci si libra verso il sole con il proprio skate ben saldo sotto i piedi si vola verso il gran finale, una sequenza di quattro brani tratti da Around the Fur del 1997: “Quiet and Drive (Far Away)”, “Around the Fur”, “Lotion” e “My Own Summer (Shove It)”: vedo gambe volare e confondersi con le teste del pubblico, mentre Chino fa roteare il microfono come una frusta sopra di sé.

Mentre attaccano i bis, “Roots Play” e la devastante “7 Words Play”, mi arriva un sms da un amico tra il pubblico: “Visti altre tre volte in tre tour differenti e non hanno MAI suonato così bene”. E in effetti è così: carichi e motivati anche dal nuovo disco appena uscito, precisi e allo stesso tempo angoscianti, capaci di passare da melodie vocali a urli disperati senza far perdere consistenza al pezzo, caratteristica che li contraddistingue: “And God bless you all for the song you saved us…”

In apertura i Linea77, ormai consolidati nel panorama italiano e caricati anche loro dall’uscita del nuovo album, piacciono parecchio, anche se forse sono un po’ penalizzati dall’orario di inizio del loro set (20.15), e sono entusiasti: “È un onore aprire per i Deftones” dice Nitto al microfono. E come dargli torto, quando si è in presenza di questi giganti?

Tracklist:

1. Diamond Eyes
2. Rocket Skates
3. Feiticeira
4. Knife Prty
5. Elite
6. You’ve Seen The Butcher
7. Sextape
8. Birthmark
9. When Girls Telephone Boys
10. Minerva
11. Prince
12. CMND/CTRL
13. Beauty School
14. Be Quiet and Drive (Far Away)
15. Around the Fur
16. Lotion
17. My Own Summer (Shove It)
18. Passenger
19. Change (In the House of Flies)
BIS
20. Root Play
21. 7 Words Play

la galleria fotografica: http://www.kingsroad.it/?page_id=14&album=1&gallery=5

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