sPAZIO211 è orgoglioso di presentare: LUNEDI 19 LUGLIO 2010 COCOROSIE (france / usa sub pop) + KAKI KING (usa) + JOLANDA (it) + CARLOT-TA (it) Torino
sPAZIO211 open air festival 2010
Via Cigna 211 (parco sempione)
www.spazio211.com
Prezzo del biglietto: euro 10,oo + d.p.
Apertura Porte ore 19.00
Inizio Live ore 20.00
BIGLIETTI DISPONIBILI ONLINE SOLO su:
oppure a TORINO presso sPAZIO211
infoline: tel: + 011.19705919 // + 349.3172164
Un altro grande evento di rilievo si aggiunge al cartellone di sPAZIO211 FESTIVAL 2010.
Dopo gli annunci del 22 luglio con FUCKED UP, MONOTONIX, BUD SPENCER BLUES EXPLOSION e DISTATI, il 20 luglio con MICAH P.HINSON, HUGO RACE and The Fatalists, BACHI DA PIETRA e BOLOGNA VIOLENTA, dopo i live in Up To You degli Italiani MARTA SUI TUBI + THE NIRO (21 luglio) e PERTURBAZIONE (25 luglio), sPAZIO211 è orgoglioso di presentare un’altra perla d’autore …
In attesa di nuovi annunci sempre sul palco estivo di sPAZIO211 un cartellone di eventi unici nazionali dedicati alla produzione e valorizzazione dell’innovazione artistica e musicale, realizzato grazie al partenariato con la Città di Torino, Regione Piemonte e Fondazione CRT nell’ambito di TORINO 2010 YOUTH CAPITAL, e supportato da MTV+, EUROSONIC, FNAC.
Non più un festival torinese, ma il Festival che conferma Torino città creativa, fertile e cosmopolita in Europa.
Musiche che esplorano ciò che sarà anziché limitarsi a constatare ciò che già esiste.
COCOROSIE
Le sorelle Bianca e Sierra Casady arrivano a sPAZIO211 Festival per presentare il nuovissimo album Grey Oceans, uscito la scorsa settimana e disponibile in Italia su Sub Pop/Spingo e reduci da uno dei concerti più belli visti al Primavera festival in Spagna questo weekend! Il quarto album delle sorelle Casady è stato registrato per buona parte a Buenos Aires in un piccolo studio vintage sotto la supervisione tecnica di Nicolas Kalwill, nome celebre della musica argentina e ingegnere del suono di album rinomatissimi della musica sudamericana.
Nicolas però non è la sola novità del nuovo album. Un altra figura fondamentale è infatti Gael Rakotondrabe, pianista di Reunion Island, cresciuto suonando musica creola, divenuto poi star del jazz e arrangiatore della Royal Dutch Orchestra, già all’attivo ai tempi di The Adventures Of Ghosthorse & Stillborn, che ha partecipato attivamente a gran parte delle nuove composizioni divenendo la vera e propria nuova anima delle Cocorosie ed instaurando quindi un nuovo equilibro creativo all’interno del duo.
“La prima session al Panda è stata fantastica, abbiamo letteralmente liberato tutto quello che avevamo in corpo, troppe idee da scrivere in una volta soltanto” afferma Bianca e Gael è diventato nel corso del tempo uno dei nostri più creativi spiriti musicali in molte delle canzoni del disco”. Grey Oceans è dunque un disco profondamente internazionale, una sorta di raccolta di sensazioni e umori che le due sorelle hanno saputo tradurre in musica con l’apporto di collaboratori di grande talento e mestiere. Oltre che a Buenos Aires lalbum è stato registrato tra Parigi, Berlino, New York e Melbourne e questo cosmolpolitismo musicale ha segnato indubbiamente la direzione sonora del duo, che in Grey Oceans spinge con forza verso il free jazz e l’improvvisazione, estremizzando le differenze di stile sempre esistite tra le due sorelle. Uno dei brani migliori dellalbum è stato però scritto e registrato dentro la casa di Brooklyn delle due sorelle “Registrare a casa è qualcosa che mi mette tranquillità. Lì riesco a far venir fuori le cose migliori”, spiega Bianca “Fu proprio lì che scrivemmo una delle nostre canzoni preferite di tutto l’album. Stavamo rovistando fra alcuni vecchi scatoloni di nostra madre e abbiamo trovato una vecchia cassetta degli anni 70, con alcune incisioni fatte proprio da lei. Le parole erano in lingua Cherokee e il sound era folk, scuro. Abbiamo riadattato quel pezzo aggiungendo alcune parti di tamburo dei nativi americani per trasformarlo in Undertaker”. I loro tre album precedenti, La Maison de Mon Rêve, Noah’s Ark e lultimo The Adventures of Ghosthorse & Stillborn ci hanno presentato i loro paesaggi sonori: unici, talvolta inquietanti ma sempre affascinanti. Dai loro esordi nel 2003 come folk vocal duo – che utilizzava l’arpa, la chitarra acustica, le tastiere e una schiera di giocattoli cigolanti – fino al loro divertente quanto obliquo hip-hop a cui partecipano il beatboxer e MC francese Spleen e talvolta l’amico Patrick Wolf al violino e voce, le CocoRosie si sono evolute in modo consistente, forzando i propri limiti per sfuggire alle aspettative e spiazzare l’ascoltatore. www.cocorosieland.com
Kaki King è il nome d’arte della ventunenne Katherine Elizabeth King, considerata la piu’ sorprendente chitarrista e compositrice statunitense che si sia mai vista da piu’ di dieci anni a questa parte. Kaki King è ormai una star negli Usa. Acoustic Guitar Magazine l’ha anche segnalata tra i migliori chitarristi dell’anno.
Nata ad Atlanta, fin da bambina ha assaporato musica, grazie alla passione del padre avvocato per Beatles e Fleetwood Mac. Già a quattro anni prende lezioni di chitarra ma ben presto opta per la batteria che studia fino agli undici anni, in seguito ricomincia a suonare la chitarra, anche grazie alle sue passioni adolescenziali per Johnny Marr degli Smiths e Graham Coxon dei Blur.
Per Kaki la chitarra e’ uno strumento a percussione proprio come la batteria e riporta l’arte della chitarra acustica solista, alle sue origini, con una frenesia che si identifica con il temperamento della sua generazione.
Trasferitasi a New York, studia alla New York University, ma per mantenersi inizia a suonare in strada e nelle metropolitane, attirando l’attenzione di passanti. Dopo varie richieste di alcuni passanti che le chiedevano se avesse mai pubblicato qualcosa, con i pochi risparmi riesce a realizzare un demo.
Lavorando come cameriera nel famoso locale newyorkese “Mercury Lounge“, dove si esibivano artisti interessanti che riuscivano ad aver un lancio nella discografia, il suo demo destò l’attenzione della “Knitting Factory“, da lì il passo fu breve, infatti nel 2003 pubblica il suo primo album Everybody Loves You.
Il suo disco di esordio attirò l’attenzione dei critici, che la definirono una delle artiste più interessanti degli ultimi anni, da quel momento la sua carriera è in ascesa, arrivando ad aprire i concerti di artisti come Marianne Faithfull, David Byrne, Mike Gordon, Charlie Hunter e molti altri.
Collabora con i Foo Fighters per il loro album Echoes, Silence, Patience & Grace.
Nel 2007 appare nel film La musica nel cuore, e collabora alle musiche di Into the Wild – Nelle terre selvagge di Sean Penn, con i brani Frame e Doing the Wrong Thing che fanno parte del suo secondo album del 2004 Legs to Make Us Longer.
In alcune interviste, l’artista ha fatto coming out dichiarandosi lesbica.
Presenterà a sPAZIO211 Festival il suo nuovo album appena uscito in USA dal titolo JUNIOR
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Carlot-ta (Carlotta Sillano) nasce nel 1990. Cinque anni dopo inizia a suonare il pianoforte e non crede smetterà mai di farlo.
Lingresso nelletà adolescenziale e uneccessiva esposizione ai programmi di mtv fanno sì che Carlot-ta accosti allo studio del pianoforte quello della chitarra. Entrata ormai in un circolo vizioso Carlot-ta suona ora diversi strumenti, musica versi di poeti francesi, talvolta di poeti inglesi, quasi mai di se stessa.
Le sue performance, così come la sua musica (ispirata da Diamanda Galàs, Bjork, Air, Erick Satie, Edith Piaf) sono molto introspettive, a tratti teatrali o forse cinematiche. Attualmente impegnata nella registrazione del suo primo disco ufficiale con la produzione di Gianmaria Ciabattari (unePassante, Le formiche nellorto).
www.myspace.com/fromthecarlottahotel
Jolanda Moletta, in breve e in arte Jolanda.
Una giovanissima nanny, coi capelli legati e unespressione sicura e dolce.
La musica che fa Jolanda sa di giochi e sogni, ombre e paure. I dischi di Jolanda sono storie.
Cresciuta attraverso collaborazioni musicali ed espressive, ha viaggiato attraversando gli Stati Uniti, dove i suoi dischi WRW e Aubade sono stati rispettivamente mixati e prodotti.
“Faccio musica per viaggiare. Il viaggio è luoghi, persone, ma anche collaborazione, ricerca, scambio, condivisione“.
Giocattoli, pizzi, forcine, rose, bolle di sapone, foto color seppia e penombra, chiaroscura e delicata quanto basta Jolanda entra e si scava sogni di carrilon trattenendo in tasca note, giocando con la voce e lasciandosi dondolare tra gli strumenti. Da Joan as Policewoman ad Amanda Rogers, Handsome Family e Jenny Sorrenti una conferma semplice e chiara di una personalità individuale, poco comune e forte come poche altre.
Innamoratevene .