admin On novembre - 10 - 2010

CLUB TO CLUB
Torino, 4-6.11.2010

Mi scrive Ilaria:’Ciao Giorgio, ho degli inviti per il Club to Club a Torino, vorresti andarci?’.

Vorrei andarci?! Io desidero andarci!!

Preparo armi e bagagli per una tre giorni di full immersion completa nella musica elettronica e nelle sue sfaccettature più variegate.

La mia prima tappa è giovedì 4 novembre presso il Teatro Carignano dove assisto alla performance dei Southbank Gamelan Players, un collettivo di dodici elementi che esegue musiche tipiche di Bali e dell’Indonesia accompagnati dai magheggi del duo elettronico dei Plaid.

Neanche il tempo di ammorbidire le orecchie con queste dolci melodie orientali che è già tempo di trasferirmi al Mirafiori Motor Village per assistere al debutto italiano del giovane talento Joy Orbison. Piacevole Dj Set: affogato in un Martini Bianchi agitato e non mescolato con una piccola spruzzata di acconciature bizzarre e abbigliamenti becero andanti.

Da segnalare il listino prezzi del bar: acqua da 33 cl euro 5 e Coca Cola in bicchiere euro 6.

Assuefatto da tutti i bit che mi hanno mangiucchiato la psiche, m’infilo nel piumone tentando di dormire.

E’ già venerdì 5 ed è tempo di Hiroshima Mon Amour.

E’ tempo di sudore, di Burn Drink per affrontare la serata, di ressa, di calca, di nuove conoscenze, di facce già viste e facce che fanno e facciamo finta di non vedere, di dub, di Caribou che ci fa muovere la testa in slow motion mentre le gocce di sudore lentamente scivolano giù dalla fronte.

E’ tempo di Four Tet, compagni di viaggio, posto privilegiato in cabina di comando: sinceramente non comprendo chi è rimasto a casa, il programma della Clerici alle 23.30 finisce e ora sono le 3.00!

Sabato 6, bracciale color oro. La ragazza alla cassa accrediti sorride alla vista del mio polso: sì, ho fatto proprio tutte le serate la rosa la blu e quella oro!

Al Lingotto Fiere nel padiglione numero uno hanno organizzato un vero e proprio rave (un rave con gli sponsor!), dove la musica ti rimbomba dentro fino al midollo e dove la tristezza non è di casa.

E’ la serata top di tutto il Club to Club con i Modeselektor che dalla cruccolandia ci sanno veramente fare con ritmi serrati e ipnotici.

Il meglio però è racchiuso in una stanzetta rossa alle spalle del palco principale dove io pianto le mie radici e assisto nell’ordine alle performance del produttore inglese Shackleton di  Jamie degli XX con il suo inconfondibile urban style e del grandissimo due elettro-clash francese dei Cassius che riesce a tirare fuori da me le ultime residue forze di questa tre giorni di beat!

Un ringraziamento speciale va a Oggy, mio inseparabile compagno di dancefloor, di avventure e di promesse, testimone di nessun matrimonio e di un funerale scampato.

di Giorgio De Cicco

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