admin On dicembre - 14 - 2010

Divine Comedy
Hiroshima 9 dicembre 2010

 

 

Neil Hannon entra sul palco elegante, bombetta e valigetta da dove tirerà fuori dei non precisati fogli che metterà sul leggio del pianoforte.

Neil Hannon è un po’ Sherlock Holmes un po’ gentleman della city.

Neil Hannon dice “stasera facciamo una cosa diversa, non seguo una scaletta e farò quello che mi pare”.

Neil Hannon inizia il concerto suonando 2001 odissea nello spazio.

Neil Hannon si accompagna col piano, ma riesco a immaginarmi tutti gli arrangiamenti, i giri di chitarra, gli archi. Questo perché nella sua testa tutto è già perfettamente deciso e così nella mia si ricrea.

Neil Hannon ha bisogno di un pianoforte per fare un’orchestra.

Neil Hannon è capace di citare Wagner come se fosse un vecchio amico di famiglia.

Neil Hannon sorseggia del buon vino rosso in un calice e lo offre al pubblico.

Neil Hannon e le incursioni di un roadie simpatico. Beh, a lavorare con lui devi per forza esserlo.

Neil Hannon è ‘Pinball Wizard’ degli Who suonata alla chitarra che lui dice troppo uguale alla sua ‘Lucy’. Infatti la suonerà alla fine. E per un attimo sembrerà di sentire gli Who in acustico.

Neil Hannon imita la voce di Susanne Ann Sulley in falsetto in ‘Don’t you want me baby’ degli Human League.

Neil Hannon chiede al pubblico “una stupida canzone che vorreste che io suonassi questa sera”.

Neil Hannon decide che la stupida canzone è ‘Wonderwall’ degli Oasis. Ne suona trenta secondi e la interrompe scuotendo la testa, “Oh God I hate this shit”.

Neil Hannon può farti cantare l’inno inglese senza farti pensare alla noia delle prossime nozze di William.

Neil Hannon racconta una parte dell’Inghilterra che pian piano scompare.

Neil Hannon è una varietà di cose come l’English breakfast.

Neil Hannon “non è solo Elton John capace di cantare e suonare il piano”.

Neil Hannon si fa raccontare le peggiori barzellette del pubblico durante una canzone. Dice “Non preoccuparti, per quanto brutta dirò che è bellissima”. E poi non ce la fa “E’ disgustosa!”

Neil Hannon come Einstein non appartiene a questo mondo.

Neil Hannon è il timido ragazzo nascosto dietro la siepe che suggerisce le romantiche parole al bullo che vuole rimorchiare la più bella della scuola.

Neil Hannon ci farebbe sorridere al bancone di un pub in una serata triste.

Neil Hannon  lo vorremmo accanto in un lungo viaggio in pullman sotto una pioggia incessante da Dublino a Belfast.

Neil Hannon si sbarazza dei suoi errori al piano con un sorriso.

Neil Hannon non ti dirà mai il suo ingrediente segreto per una sua canzone.

Neil Hannon è un professore di fisica quantistica che tra i suoi manuali ha nascosto un libro di Timothy Leary.

Neil Hannon adora gli incisi e le note saltellanti del suo piano.

Neil Hannon è il manuale vivente per costruire una perfetta pop song.

Neil Hannon è il Paddy McAloon degli anni novanta.

Neil Hannon le sue canzoni stasera sono stelle da catturare.

Neil Hannon ‘I Like’ non può non metterti di buon umore.

Neil Hannon ‘Summerhouse’ mi ricorda il letto di mia nonna al mare troppo alto per salirci e riposare.

Neil Hannon è quasi Natale e suona ‘Last Xmas’.

Neil Hannon si scompiglia i capelli biondi e si allenta la cravatta.

Neil Hannon ‘At the Indie Disco’ la canto sempre sotto la doccia.

Neil Hannon per chi ha ancora il poster di Morrissey appeso in camera.

Neil Hannon ‘National Express’ accompagnata dai coretti del pubblico è favolosa.

Neil Hannon ‘Generation Sex’ è il pezzo che i Belle and Sebastian avrebbero voluto comporre.

Neil Hannon è un Commediante.

Neil Hannon è Divino.

…e quindi uscimmo a riveder le stelle

 

 

di Maurizio Cerutti

 

 

 

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